Gli autisti di mezzi pesanti del Regno Unito (UK) potrebbero avere un problema una volta lanciato il sistema di entrata/uscita (EES) dell’Unione Europea (UE).
La British International Freight Association (BIFA) ha dichiarato che la SEO potrebbe causare notevoli disagi agli autisti di mezzi pesanti che viaggiano frequentemente tra il Regno Unito e l’UE.
L’EES semplifica i controlli sull’immigrazione e traccia l’ingresso e l’uscita delle persone dall’Area Schengen.
Il sistema è in grado di catturare in modo più efficiente coloro che soggiornano in eccesso nell’Europa continentale grazie a controlli biometrici.
Di conseguenza, gli autisti di mezzi pesanti del Regno Unito potrebbero avere problemi a rispettare la regola dei 90/180 giorni prevista dall’UE.
Che cos’è l’EES?
Il Sistema di ingresso/uscita è un sistema informatico automatizzato progettato per registrare i viaggiatori che entrano ed escono dall’Area Schengen.
Sostituisce l’attuale processo di timbratura manuale dei passaporti e mira a migliorare la sicurezza e a gestire la migrazione in modo più efficace.
I viaggiatori extracomunitari devono registrare i propri dati personali, del passaporto e biometrici. Questi saranno conservati in un database sicuro per tre anni.
Il lancio della SEO è previsto per novembre di quest’anno. Tuttavia, la data potrebbe essere posticipata se gli Stati membri dell’UE non sono del tutto preparati.
Il sistema fa parte di un impegno più ampio per rafforzare le frontiere esterne dell’UE e migliorare la sicurezza.
La SEO e la regola dei 90/180 giorni
La regola dei 90/180 giorni stabilisce che i viaggiatori extracomunitari possono soggiornare nell’Area Schengen solo per 90 giorni in un periodo di 180 giorni.
La BIFA ha sostenuto che questa restrizione è problematica per i dipendenti del Regno Unito. Gli autisti britannici di mezzi pesanti e il personale non comunitario spesso devono rimanere nell’UE più a lungo per mantenere le attività aziendali.
Gli operatori di mezzi pesanti non comunitari non potranno continuare a operare se i loro conducenti non supereranno il limite di 90 giorni.
Di conseguenza, gli autisti di mezzi pesanti della BIFA e tutti gli altri dipendenti extracomunitari che superano il limite dei 90/180 avranno problemi di immigrazione.
Chi viola la regola dei 90/180 giorni potrebbe non essere autorizzato a viaggiare e potrebbe incorrere in multe e altre sanzioni.
BIFA teme che queste sanzioni renderanno difficile per gli autisti di mezzi pesanti del Regno Unito operare in modo efficiente.
Potrebbe inoltre interrompere la catena di approvvigionamento tra il Regno Unito e l’UE e avere implicazioni più ampie per il commercio tra Regno Unito e UE.
I settori della logistica e dei trasporti svolgono un ruolo cruciale nella circolazione delle merci tra il Regno Unito e i paesi dell’UE.
Eventuali ritardi o restrizioni potrebbero comportare un aumento dei costi e delle difficoltà logistiche per le aziende di entrambe le parti.
La RHA condivide le stesse preoccupazioni per gli autisti di mezzi pesanti
Anche la Road Haulage Association (RHA) ha espresso preoccupazione per l’impatto della SEO sugli autisti del Regno Unito.
Sta collaborando con la BIFA per raccogliere dati e sostenere soluzioni che consentano agli autisti di operare senza interruzioni significative.
La RHA ha già messo in guardia sui rischi di violazione della regola 90/180 post-Brexit.
L’estate scorsa ha lanciato un avvertimento agli autisti e ai trasportatori. La RHA ha citato un caso in cui un autista è stato sanzionato per aver soggiornato troppo a lungo nei Paesi Bassi.
Con l’avvicinarsi della stagione delle vacanze, la RHA sottolinea l’importanza di monitorare il tempo trascorso nell’UE per evitare conseguenze.
Il documento sottolinea che il superamento della regola dei 90/180 può comportare ripercussioni legali sia per gli autisti che per le aziende per cui lavorano.
La RHA ha esortato i datori di lavoro a consentire una certa flessibilità negli spostamenti per garantire la conformità.
Invito all’azione per proteggere i conducenti di mezzi pesanti del Regno Unito
La BIFA ha lanciato un sondaggio per raccogliere dati sull’impatto che la SEO avrà sulle esportazioni del Regno Unito e sui viaggi in pullman.
Qualsiasi modifica al limite di 90 giorni per i conducenti di mezzi pesanti richiederà al governo britannico di negoziare con l’UE per consentire soggiorni più lunghi.
“Solo dimostrando un impatto significativo sull’economia del Regno Unito avremo qualche possibilità di convincere il governo a trovare una soluzione”, ha dichiarato BIFA.
I dati dell’indagine saranno utilizzati per promuovere modifiche alle politiche che potrebbero mitigare gli effetti negativi del nuovo sistema.
Preoccupazione per i possibili ritardi nei porti a causa della EES
BIFA e RHA considerano la possibilità di separare i viaggiatori e i passeggeri dai conducenti di merci e mezzi pesanti ai valichi di frontiera, ove possibile.
Tuttavia, c’è ancora la possibilità di sviluppare arretrati e di limitare l’ingresso e l’uscita dai porti.
Gli esperti del settore dei trasporti e dei viaggi hanno messo in guardia dalle lunghe code e dai massicci ritardi ai valichi di frontiera tra Regno Unito e Unione Europea a causa della SSE.
Il sistema prevede che i cittadini extracomunitari registrino le impronte digitali e le scansioni facciali davanti a un funzionario di frontiera dell’UE.
Anche se questo è il caso dei viaggiatori che visitano l’UE per la prima volta dopo l’entrata in vigore dell’EES, si prevede comunque un aumento dei tempi di elaborazione.
Molti hanno chiesto che l’UE permetta la registrazione delle impronte digitali prima e lontano dal confine per evitare il caos nei viaggi.
Tuttavia, l’EES, relativamente non testato, potrebbe causare un punto di strozzatura in caso di malfunzionamento, come accade quando i cancelli elettronici si guastano.
Questi ritardi e il superamento dei permessi rappresentano una sfida per gli autisti dei mezzi pesanti del Regno Unito e per l’industria logistica.
Le associazioni di categoria stanno sollecitando interventi per garantire operazioni efficienti e il risultato sarà cruciale per le relazioni commerciali tra Regno Unito e Unione Europea.